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Come leggere analisi olio di oliva?

Come leggere analisi olio di oliva?

Limite di legge 0,8 – I nostri oli 0,2 E’ un parametro fondamentale, il limite di legge è 0,8 ma per un olio di alta qualità bisogna scendere sotto 0,5. Da 0,3 in giù siamo nel campo dell’eccellenza. Questa analisi esprime la percentuale di acidi grassi liberi presente nel prodotto.

Quanto costa l’analisi dell’olio?

ai non soci AIPO, € 35,00 per ogni campione di olio analizzato e € 40,00 per ogni campione sottoposto al profilo sensoriale. (Il costo dell’analisi olio insieme al profilo sensoriale è di € 70,00). Per la valutazione completa delle olive € 15,00.

Quali sono i principali parametri che intervengono nella composizione chimica dell’olio d’oliva?

I TRIGLICERIDI

  • l’acido oleico, monoinsaturo, che è presente per il 70-80%
  • l’acido linoleico, diinsaturo, che rappresenta il 10% circa.
  • l’acido palmitico, saturo che rappresenta il 7-15%
  • l’acido stearico, anch’esso saturo, presente per l’1,5-3,5%

Cosa indicano i perossidi nell’olio?

Perossidi: indicano un’alterazione di tipo ossidativo, sinonimo di degradazione ed invecchiamento, espressa in milliequivalenti di ossigeno attivo per chilo di olio (meq O 2/kg). Il limite relativo al numero di perossidi è 20, al di sopra del quale l’olio è lampante.

Come si misura il grado di acidità dell’olio?

La titolazione degli acidi grassi liberi è il metodo ufficiale per misurare l’acidità dell’olio di oliva. Questo metodo consiste nella titolazione con una soluzione composta da idrossido di sodio o di potassio standardizzata che usa come indicatore la fenolftaleina.

Come si classificano gli oli di oliva?

OLIO DI OLIVA EXTRAVERGINE: gusto assolutamente perfetto e acidità libera, espressa in acido oleico, non superiore allo 0,8%. OLIO DI OLIVA VERGINE: gusto perfetto e acidità libera non superiore al 2 %. OLIO DI OLIVA VERGINE LAMPANTE: gusto imperfetto e/o acidità libera superiore al 2 %.

Dove analizzare l’olio d’oliva?

Con due distinti documenti il Mipaaf ha diramato gli elenchi aggiornati dei laboratori accreditati a svolgere le analisi chimiche aventi valore ufficiale, e dei comitati di assaggio ufficiali e professionali abilitati ai sensi del DM 1334/12.

Come riconoscere un buon olio di oliva?

L’olio extravergine di oliva deve tendere al verde: se il verde è scuro è un olio extravergine di oliva dal gusto fruttato medio. Quando l’oliva raccolta è verde, l’olio è più tendente al verde; se l’oliva è molto scura o nera, è più tendente al giallo. Anche l’età dell’olio ne condiziona il colore.

A quale classe di composti appartiene il principale costituente dell’olio di oliva?

L’olio è una sostanza lipidica e come tutti i lipidi alimentari è costituito soprattutto da trigliceridi, a loro volta formati dall’esterificazione dei tre gruppi ossidrilici del glicerolo con altrettanti acidi grassi.

Che miscuglio e l’olio di oliva?

L’olio extravergine di oliva chimicamente è costituito per il 98-99% da una miscela di trigliceridi detta anche frazione “saponificabile” e per il rimanente 1-2% da un insieme di composti che rappresentano “l’insaponificabile”.

Come si formano i perossidi nell’olio?

I perossidi si formano ad opera dell’ossigeno dell’aria e per azione di alcuni enzimi specifici presenti nel frutto, le lipossidasi, che, quando entrano in contatto con l’olio, a seguito di lesioni cellulari, vanno a ossidare gli acidi grassi.

Che cosa sono i perossidi?

perossidi Composti che contengono due atomi di ossigeno fra loro collegati da un legame covalente semplice (legame perossidico), cioè −O−O−: così il p. di sodio, Na−O−O−Na, il p. di bario, BaO2, il p. di idrogeno, o acqua ossigenata , H2O2.